Il BAMBINO SORDO PARLA!

Se il bambino ha problemi di udito si dovranno sicuramente affrontare delle sfide, ma con l’intervento precoce e la tecnologia moderna questi bambini possono vivere sani, felici e sono in grado di raggiungere il loro potenziale.
La perdita dell’udito può essere lieve, moderata, grave o profonda: ogni tipo richiede una protesizzazione diversa, fino ad arrivare all’impianto cocleare per le sordità più difficili.


I neonati sono tutti sottoposti allo screening uditivo, pertanto nel caso in cui si dovesse riscontrare il disturbo l’intervento è molto precoce.
Tutti i bambini attraversano le stesse fasi evolutive: nonostante ogni bambino si sviluppi con ritmi differenti, generalmente tutti raggiungono i traguardi fondamentali delle abilità comunicative intorno ai ventiquattro – trentasei mesi.


Se un bambino ha problemi di udito la funzione più importante che viene colpita è l’acquisizione del linguaggio naturale. 
È un fatto accertato che anche il bambino non udente ha le stesse innate capacità di apprendere la lingua di un bambino udente, se seguito nel modo appropriato da un team di professionisti: audiologo, audiometrista, logopedista, psicologico dell’età evolutiva. In ogni caso lo sviluppo del linguaggio avviene soprattutto in famiglia.

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Il bambino sordo è solo sordo, non è anche muto, per questo il commendatore Silvana Baroni si è battuta affinché fosse cambiata la dicitura “sordomuto” dalla legislazione italiana e fosse sostituita con il termine ” muto” attraverso la legge n. 95 del 20/02/2006.


Diviene allora importante che i genitori parlino spontaneamente con il bambino: anche se la protesizzazione non è ancora perfetta e il bambino non riesce a sentire proprio tutto, il suo apparato fonatorio funziona perfettamente, ed è quindi importante stimolare il bambino il più possibile.
I genitori di un bambino con problemi di udito devono, quindi, interagire e parlare con lui in modo naturale.


Giocattoli e libri sono le cose più interessanti che aiutano a iniziare la conversazione e anche a fornire un linguaggio verbale ai gesti che il bambino usa mentre gioca e mentre sfoglia i libri.
Il lessico del bambino va sempre rafforzato durante la sua fare di crescita.
È importante non fare sentire diverso il bambino sordo con l’utilizzo di mezzi diversi dal linguaggio parlato.

 

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